Archivio Editoriali - 30 Aprile 2022 |
UN DISCO PER L'ESTATE 1972. SECONDA PARTE Cari amici, riprendiamo questa settimana l’elenco delle canzoni in gara a Un disco per l’estate 1972. Due settimane fa vi abbiamo raccontato l’inizio della manifestazione con le novità relative alla nuova edizione (la nona), ed abbiamo cominciato a vedere l’elenco delle 64 canzoni in gara, cominciando dalle sette case discografiche che partecipano con quattro interpreti ciascuna. Oggi proseguiamo e concludiamo l’elenco con le altre etichette. EMI La EMI schiera i Nomadi con uno dei loro più grandi successi, un evergreen dal titolo “Io vagabondo che non sono altro”. E poi Romina Power con un pezzo che non supererà neppure la fase eliminatoria. Curiosa l’alternanza di Al Bano e Romina che dal 1969 al 1974 vanno al Disco per l’estate negli anni dispari lui e negli anni pari lei, per concludere nel 1975 con una canzone a due voci, ovvero “Dialogo”. Infine, Delia Gualtiero (in arte soltanto Delia), moglie di Red Canzian, che partecipa senza grande riscontro a questa edizione e a quella successiva del Disco per l’estate. RICORDI Due dei più noti e popolari complessi italiani sono in gara per l’etichetta Ricordi, la Nuova Equipe 84, reduce dal successo dell’anno precedente con “Casa mia”, e i Dik Dik, che si affidano ad un pezzo tra i cui autori c’è Maurizio Vandelli, leader della band citata prima, ovvero la Nuova Equipe 84. Completa la terna il giovane debuttante James Jotti. SAAR Tony Cucchiara è l’unico interprete noto della terna della Saar. Ha partecipato con successo al Disco per l’estate nel 1966 con il brano che l’ha rivelato, “Se vuoi andare vai” ed è arrivato in finale nel 1971 con “Vola cuore mio”. Poi c’è un cantautore-meteora, Goffredo Canarini, ed infine un complesso capitanato da Piero Cotto (che abbiamo visto recentemente nell’ultima edizione di “The Voice Senior”), i Cottonfields, con un pezzo che avrà molto successo nell’estate del 1972. SIF Piero Focaccia tenta per il secondo anno consecutivo di ripetere l’exploit di “Permette signora” (1970), ma senza successo. C’è poi il duo dei Computers per i quali Saint Vincent resterà un miraggio in quanto non superano la fase eliminatoria. NUMERO UNO La Casa discografica di Mogol e Battisti porta in gara Mario Tessuto, che tre anni prima, con la sua “Lisa dagli occhi blù”, pur non vincendo e classificandosi solo al secondo posto dietro Al Bano, aveva venduto il maggior numero di dischi tra quelli con le canzoni del Disco per l’estate. E poi c’è l’invitato speciale dalla RAI, Tony Renis. Il suo pezzo “Un uomo tra la folla” viene eliminato al primo turno, ma lui avrà la soddisfazione di vederlo incidere anche da Iva Zanicchi, Gianni Morandi, Demis Roussos e perfino dal tenore Placido Domingo. Vediamo ora in rapida sequenza le 23 etichette minori, che sono in gara con un solo pezzo. Come si può vedere dall’elenco, ci sono anche nomi molto noti che gareggiano per queste Case discografiche. Li citeremo poi dopo l’elenco qui di seguito riportato. La canzone napoletana è rappresentata in questa edizione da Mario Merola con “Passione eterna”, e da Nino Fiore, già presente in altre edizioni del Disco per l’estate, con “Nemico d’o mare. Tony Astarita, presenza costante a questa manifestazione, è napoletano ma canta in italiano. Rosalino (che poi diventerà Ron) è reduce dal successo dell’edizione precedente “Il gigante e la bambina”, ma questa “Storia di due amici”, che racconta l’amicizia di un uomo con il suo cane che perderà la vita per salvare il suo “padrone”, non supera il turno. Rossano ci riprova dopo il discreto successo dell’anno prima “Ho perso il conto”, che poi diventerà “Luci a San Siro”, ma questa volta non supera il turno. Ci sono poi due interpreti che arrivano dalla fine degli anni ’50, Tony Dallara che si rimette in gioco dopo un periodo di assenza dalle scene, e Peppino Di Capri che invece ha continuato a collezionare successi. Mario Musella, prematuramente scomparso nel 1979 a soli 34 anni, è l’ex leader del complesso gli Showmen che avevano vinto il girone B del Cantagiro nel 1968 con il remake di “Un’ora sola ti vorrei”, mentre Renato Brioschi era il leader dei Profeti, ma dal 1970 è solista e in questo ruolo ha vinto il Disco per l’estate con “Lady Barbara”. Ci sono poi tre complessi, il Gruppo 2001, cinque ragazzi sardi con la voce di Piero Salis che proseguirà poi la carriera come solista, i Romans, che pur essendo attivi dal 1959, trovano finalmente la canzone giusta per avere un ottimo riscontro, e gli Alunni del Sole, napoletani, lanciati dalla trasmissione televisiva di Renzo Arbore “Speciale per voi” nel 1969. Tra gli altri nomi ci sono interpreti-meteore la cui esclusione dalle finali di questo Disco per l’estate li porterà ad una carriera in tono minore o addirittura a lasciare il mondo della canzone. Nel caso di Paola Musiani, la sua carriera si concluderà tragicamente nel 1985 per un incidente stradale che le costerà la vita. Andrà meglio a Ombretta Colli, moglie di Giorgio Gaber, che negli anni successivi si butterà pure in politica diventando presidente della Provincia di Milano e al cantautore siciliano Umberto Balsamo, che già da qualche anno era nel mondo della canzone come autore, e che da qui inizierà un brillante percorso anche come interprete. Torneremo a parlare di Un disco per l’estate 1972 a metà maggio, ovvero nel periodo in cui, 50 anni fa, si svolse la fase eliminatoria, con la promozione a Saint Vincent di 28 canzoni e l’eliminazione delle altre 36. La foto della settimana
Tre partecipanti al Disco per l’estate 1972: Ombretta Colli, Renato Brioschi e gli Alunni del Sole. |