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Archivio Editoriali - 28 Gennaio 2023
a cura di Fiorenzo Pampolini

FESTIVAL DI SANREMO 1963 VINCONO TONY RENIS ED EMILIO PERICOLI

Cari amici, riviviamo oggi il Festival di Sanremo di 60 anni fa, ovvero l’edizione del 1963. La tredicesima edizione del Festival della Canzone Italiana, organizzato da Gianni Ravera in collaborazione con ATA, si svolge a Sanremo dal 7 al 9 febbraio 1963.

La RAI sembra intenzionata a trasmettere in TV soltanto la serata finale, poi, grazie anche all’interessamento del settimanale TV Sorrisi e Canzoni, decide di trasmettere una sintesi registrata della prima e della seconda serata. Anche la radio trasmette le prime due serate in differita e la finale in diretta.

Le registrazioni vanno in onda dopo le 22 sul Secondo Programma, e propongono le venti canzoni in gara (dieci per serata) nella sola esecuzione dell’interprete più famoso tra i due artisti ai quali il pezzo è affidato. Presenta per la prima volta Mike Bongiorno (1924-2009), con quattro collaboratrici che erano state sue assistenti in altri programmi TV, ovvero Edy Campagnoli, Maria Giovannini, Rossana Armani, Giuliana Copreni. La serata finale va in onda in diretta alle 21,35 sul Programma Nazionale televisivo e sul Secondo Programma radiofonico.

I cantanti dovrebbero essere accompagnati nelle loro interpretazioni da due noti musicisti e direttori d’orchestra, Gigi Cichellero e Lelio Luttazzi. In realtà, Luttazzi, insieme al musicista Franco Cerri, rimane coinvolto qualche giorno prima del Festival in un incidente stradale, per cui vedrà il Festival in TV da una stanza dell’ospedale di Tortona. Al suo posto, sale sul podio Pino Calvi.

La commissione selezionatrice delle canzoni in gara sembra non accorgersi dei nuovi gusti musicali. Tra i venti motivi ammessi alla competizione, c’è aria di tradizione: pochi nomi nuovi, molte vecchie glorie, i soliti autori. Ma vediamo l’elenco delle canzoni in gara, con i relativi interpreti, iniziando dalle dieci eliminate al primo turno:

Com’è piccolo il cielo (Tonina Torrielli e Gianni Lacommare)
Fermate il mondo (Johnny Dorelli e Joe Sentieri)
La ballata del pedone (Ennio Sangiusto e Quartetto Radar)
Le voci (Luciano Tajoli e Ennio Sangiusto)
Oggi non ho tempo (Mario Abbate e Quartetto Radar)
Perché, perché (Tony Renis e Cocky Mazzetti)
Quando ci si vuol bene come noi (Arturo Testa e Joe Sentieri)
Se passerai di qui (Flo Sandon’s e Wilma De Angelis)
Un cappotto rivoltato (Sergio Bruni e Aurelio Fierro)
Vorrei fermare il tempo (Flo Sandon’s e Mario Abbate)

Ed ecco la classifica delle canzoni finaliste dal decimo al primo posto:
10. Non sapevo (Milva e Gianni Lacommare), punti 10
8 ex aequo. Sull’acqua (Sergio Bruni ed Emilio Pericoli), punti 12
8 ex aequo. Tu venisti dal mare (Arturo Testa e Aura D’Angelo), punti 12
7. Occhi neri e cielo blu (Claudio Villa e Aurelio Fierro), punti 16
6. Perdonarsi in due (Tonina Torrielli ed Eugenia Foligatti), punti 19
5. Ricorda (Milva e Luciano Tajoli), punti 45
4. Non costa niente (Johnny Dorelli e Wilma De Angelis), punti 48
3. Giovane giovane (Pino Donaggio e Cocky Mazzetti), punti 71
2. Amor, mon amour, my love (Claudio Villa ed Eugenia Foligatti), punti 77
1. Uno per tutte (Tony Renis ed Emilio Pericoli), punti 90

Vince dunque Tony Renis (insieme ad Emilio Pericoli), confermando la teoria che spesso il Festival premia con un anno di ritardo. L’anno prima, Elio Cesari (questo il vero nome del cantante) aveva portato in gara “Quando quando quando”, classificandosi soltanto quarto. Ma la canzone diventa ben presto un successo anche internazionale e quando lui la riporta in gara a Canzonissima vince facile con oltre il doppio dei punti rispetto al secondo classificato. “Uno per tutte” non è sicuramente all’altezza della canzone del 1962, ma il primo posto arriva come una sorta di rivincita.

Il secondo classificato Claudio Villa ha passato il pomeriggio prima della finale a letto. Diciassette anni di mestiere non gli toglievano ansia ed emozione: “Se perde uno sconosciuto, si fa presto a giustificarlo, è la prima volta che canta, poverino, era emozionato. Di me, non si può certo dire che è la prima volta, e alla mia emozione chi ci crederebbe? Sono anni che canto. Così, se esco sconfitto, alla gente non rimane che dire… ah, poveretto, è finito sul serio, non gliela fa più”. In effetti, al suo secondo posto contribuisce anche la seconda esecuzione del pezzo da parte della giovane Eugenia Foligatti, reduce dalla vittoria a Castrocaro.

Il terzo classificato Pino Donaggio (insieme a Cocky Mazzetti) ha dato un altro scossone alla sua carriera di violinista. Dopo otto anni di Conservatorio, Donaggio propone un motivo a tempo di twist, che inizialmente avrebbe dovuto intitolarsi “Monica”, in onore della nipotina appena nata.  
“Ma non era adatta a Sanremo – spiega Donaggio – sia per il testo che conteneva alcune parole straniere, sia perché alla SIAE esistevano già sette canzoni intitolate “Monica”. Così, il paroliere Alberto Testa ha rivisto i versi della canzone che è arrivata al Festival con il titolo “Giovane giovane”.

Ed anche per oggi ci fermiamo qui. Appuntamento a sabato prossimo con Sanremo 1973.  
Buona settimana a tutti!

Le foto della settimana

Festival di Sanremo 1963: i vincitori Tony Renis ed Emilio Pericoli e il presentatore Mike Bongiorno con le sue quattro collaboratrici (Foto da Google Immagini)

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